Pubblicato nel Blog del Comitato Nazionale Psicologi https://www.comitatonazionalepsicologi.it/dalla-psicologia-sostenibile-alla-deriva-transumanista/
Di Clara Emanuela Curtotti e Roberta Campo
Il complesso quadro di trasformazioni culturali ed antropologiche del nostro tempo interroga la Psicologia, in quanto scienza dell’umano, e la stessa da più parti si trova impegnata nell’aprire riflessioni sul senso e sul suo possibile specifico contributo al mondo che abitiamo.
Dal nostro punto di vista la psicologia dovrebbe sempre più sviluppare letture a partire dalle quali interrogare i fenomeni, sia individuali che socio-antropologici, e poterne leggere le ricadute in termini di mondo interno. Il mondo contemporaneo, attraversato dal nuovo paradigma imperante dello sviluppo sostenibile (ora anche di sviluppo psicologico sostenibile) e dalla prescrizione normativa dei comportamenti virtuosi, “costringe” la persona e i gruppi dentro una serie di percorsi predefiniti e strutturati che lasciano poco spazio al desiderio, al sogno e all’azione libera.
Un po' come quando ai bambini viene proposto già un mondo pensato a loro misura ma dentro il quale non potranno mai fare esperienza della fatica, del “cadere”, del “non riuscire”. Nell’adulto, poi, tale processo produce dipendenza e può determinare come esito l’infantilizzazione della persona stessa, espropriata come è del suo diritto all’autonomia e alla libera scelta.
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